Dietro ogni capo GIMMI c’è una scelta precisa: usare solo tinture naturali. Non per tendenza, ma per coerenza. È un modo di lavorare che unisce conoscenza artigianale e tecnologia, rispetto per la materia e risultati concreti.
Nel nostro laboratorio il colore non è un effetto estetico, ma una conseguenza della materia. Le tinture naturali nascono da pigmenti vegetali, da processi lenti, da errori controllati. Ogni bagno di colore è diverso, e proprio per questo reale. Nessun capo è identico all’altro, e non vogliamo che lo sia.
Lavorare con pigmenti naturali significa accettare che la natura non è prevedibile. Le variazioni di tono, le sfumature, le piccole imperfezioni diventano parte dell’identità del capo. Non è un difetto: è la prova che dietro c’è un processo umano.
Le tinture chimiche promettono uniformità. Le tinture naturali chiedono partecipazione. Dietro ogni jeans c’è chi prepara la miscela, chi regola il tempo, chi osserva la fibra cambiare colore. È un lavoro di precisione e di ascolto.
Usiamo la tecnologia solo dove serve: per alleggerire la fatica, per garantire stabilità, per ridurre sprechi. Ma il principio resta lo stesso di sempre: lasciare che la materia guidi il risultato.
Ogni fase del processo è svolta in Italia, nel rispetto dei tempi e delle competenze locali. Non è nostalgia: è il modo più intelligente di produrre qualità. Meno trasporto, meno energia, più controllo su ciò che facciamo.
Per noi il colore non è marketing, è mestiere. E come ogni mestiere, richiede tempo, mani e attenzione. Le nostre tinture naturali non cercano la perfezione, ma l’onestà del risultato.
