Villa Da Porto: dove la materia incontra la memoria

Villa Da Porto: dove la materia incontra la memoria

Ci sono luoghi che non si limitano a fare da sfondo, ma parlano. Villa Da Porto, a Montorso Vicentino, è uno di questi: un luogo dove storia agricola, architettura e materia si intrecciano per raccontare le radici di Gimmi e della canapa veneta.

Un luogo che parla di territorio

Ci sono luoghi che non si limitano a fare da sfondo, ma parlano. Luoghi che custodiscono storie di materia, lavoro e bellezza. È il caso di Villa Da Porto, a Montorso Vicentino, dove abbiamo scelto di ambientare il nostro ultimo shooting.

La scelta non è casuale. Raccontare il territorio è parte integrante del nostro modo di fare moda. Le nostre collezioni nascono da un’identità precisa: quella di chi dà valore alla memoria agricola, alla qualità autentica, al sapere tramandato.

Una villa agricola, non solo nobiliare

Come molte ville venete, Villa Da Porto non era solo una residenza signorile, ma un vero centro produttivo. Qui si coltivava la canapa, pianta preziosa che ha segnato per secoli l’economia del territorio. Le sue fibre, resistenti e nobili, venivano impiegate per realizzare vele e corde per la marina veneziana — e perfino per quella inglese. Una produzione così raffinata da rendere il Vicentino uno dei poli canapicoli più importanti d’Europa.

La lavorazione della canapa era un rito collettivo, fatto di campi, maceri e mani immerse nell’acqua. Un sapere fisico, tramandato e condiviso, che univa famiglie e generazioni. In quei gesti quotidiani c’era già una forma di design: essenziale, funzionale, duraturo.

Eleganza materica

Villa Da Porto ci ha colpiti perché incarna alla perfezione lo spirito della nostra collezione. Superfici vissute, texture vere, autenticità senza tempo. L'eleganza che cerchiamo non è patinata: è materica, sostanziale, nata dalla terra e dalla storia.

Ogni dettaglio – dall’intonaco al tessuto – ci parla di una bellezza concreta. E ogni capo che creiamo è un dialogo tra radici profonde e visione contemporanea.

Moda come eredità

Con questo shooting, vogliamo rendere omaggio a un paesaggio e a una cultura che sono parte di noi. Attraverso la moda, vogliamo dare nuova voce alla memoria agricola veneta. Perché ogni tessuto ha una memoria. Ogni scatto, un’eredità.

Lo sapevi?

  • La canapa veneta, coltivata in queste zone dal ‘500 in poi, era tra le più richieste d’Europa per qualità.

  • I “maceri” (vasche per la macerazione) erano luoghi di lavoro e incontro, dove si tramandavano i saperi della fibra.

  • Villa Da Porto è anche legata a Luigi Da Porto, autore della prima versione della storia di Giulietta e Romeo.

  • Alcuni raccontano che ancora oggi il suo spirito aleggi tra le stanze della villa...

La moda, come la memoria, vive nella materia.

Torna al blog

Lascia un commento

Si prega di notare che, prima di essere pubblicati, i commenti devono essere approvati.