Nel cuore dell’Italia, tra i campi e i laboratori dove la manifattura ha ancora un’anima, Gimmi ha scelto di riscoprire una fibra antica: la canapa tessile.
Non è una moda passeggera, ma un ritorno a un materiale che racconta di rispetto, pazienza e autenticità.
Una fibra che rispetta la terra
La canapa cresce senza forzature. Richiede poca acqua, quasi nessun pesticida, e restituisce al terreno più di quanto prende. È una pianta che insegna equilibrio, e per questo è diventata la spina dorsale di un progetto che vuole riportare il jeans italiano alla sua essenza più vera: durare nel tempo.
Autenticità e durata
A differenza delle fibre sintetiche, la canapa si decompone naturalmente, senza lasciare tracce dannose. Ma soprattutto, è una fibra viva: traspirante, termoregolante, gentile sulla pelle. Ogni capo in canapa cambia leggermente con chi lo indossa — un po’ come succede con il denim più autentico.
Un nuovo modo di fare moda
Ogni filo di canapa Gimmi racconta un modo diverso di fare moda: quello che parte dalla terra, non dalle tendenze. È un atto di fiducia nel futuro, ma anche di riconoscenza verso un passato che non abbiamo mai dimenticato.
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